La stima, la simpatia e l’affetto verso una persona è qualcosa di chimico e/o empatico per me. Non ho mai scelto le persone di cui contornarmi in base a nessuna caratteristica materiale o per convenienza, mi sono sempre affidata all’impatto iniziale e l’istinto, questo in ogni genere di rapporto, anche con i colleghi. Ho sempre lavorato in ambienti molto grandi, per cui sono sempre stata contornata da tanta fauna umana. Chiaramente come in ogni collettività, sono pochi quelli davvero affini a noi, quelli a cui ci affezioniamo e con cui ci rapportiamo quotidianamente con piacere di condivisione.
Una di queste persone è Andrea, un mio collega che mi è entrato in simpatia appena conosciuto per i suoi modi garbati, la sua ironia e il suo sorriso a portata di mano anche di prima mattina. Una persona positiva, quelle che più apprezzo! Quelle che quando le incontri nel corridoio non sei costretta a trovare due parole in croce di convenevoli per poi dileguarti, quelle con cui ti fermi volentieri a far due chiacchiere e che ti fa piacere incrociare nella tua quotidianità. Cosa c’entra questo preambolo con la ricetta? Beh… è stato lui a regalarmi quest’anatra da cucinare ed io gli ho fatto parte di questo ragù!
Oggi una ricetta della tradizione. Il sugo di anatra (meglio di anatra “muta”) è un ragù tipico pistoiese, tipico delle celebrazioni jacopee del mese di luglio, ma si adatta bene ai periodi invernali data la succolenza ;-). Questa è la mia ricetta collaudata, a casa mia ne vanno pazzi! 🙂
Meccheroni al sugo di anatra
(sugo per circa 800g/ 1 kg di maccheroni freschi)
maccheroni freschi (meglio se fatti in casa)
1 anatra ruspante di 2,5 kg
300 g di macinato di vitello (magro)
500 g di passata di pomodoro
1 cipolla di Tropea grande
1 spicchio di aglio
2 carote
1 costa di sedano
2 rametti di prezzemolo
1 bicchiere di vino rosso
1 lt di brodo vegetale
rosmarino
alloro
qualche bacca di ginepro
una punta di peperoncino
olio extravergine
sale
pepe
Suddividete l’anatra (pulita, spennata e privata delle interiora) in parti abbastanza grosse e privata perlopiù della pelle (altrimenti fatevela preparare dal vostro macellaio di fiducia). In un tegame capiente mettete i pezzi di anatra, fate buttar fuori un po’ di acqua che poi butterete (a mio avviso questo passaggio serve per eliminare del tutto il sapore di grasso, quindi mettete da parte. Lavate il tegame e (meglio di alluminio) fate rosolare in poco olio un trito fatto con il sedano, carote, cipolla e prezzemolo, fatelo rosolare assieme al peperoncino e lo spicchio di aglio vestito.
Dopo qualche minuto mettete l’anatra in pezzi, fatela rosolare, dopo qualche minuto aggiungete il macinato quindi irrorate con un bicchiere di vino rosso e alzate la fiamma per far evaporare Aggiungere sale e pepe quanto basta, versatevi la passata di pomodoro; un rametto di rosmarino, qualche bbacca di ginepro e due foglie di alloro e il brodo vegetale. Coprite e lasciate cuocere a fiamma bassa un paio di ore, quindi alzate leggermente la fiamma e mettete un mestolo di legno fra coperchio e il tegame per altri 40 minuti/ un’ora. Controllate comunque di tanto in tanto la cottura, se dovesse asciugarsi troppo aggiungete acqua calda.
A fine cottura l’anatra deve risultare morbida, il sugo ben tirato, aggiustate eventualmente sale e pepe ed aggiungete del buon olio extravergine a crudo (p.s. una volta raffreddato potete congelare il sugo pronto in pratiche porzioni da usare all’occorrenza).
Cuocete i vostri maccheroni in abbondante acqua salata e conditeli con il sugo di anatra.
1 Comment
tizi
23 Ottobre 2019 at 12:25questo sugo deve essere buonissimo, di quelli fatti a regola d’arte come una volta! grazie per la ricetta vale, la proverò anch’io, tra l’altro mia nonna è di pistoia ma non conoscevo questa tradizione dell’anatra ‘muta’ di san jacopo! a presto e buona giornata 🙂